Descrizione
Il castello di Triponzo sorge sulla confluenza tra il fiume Nera ed il fiume Corno, “aggrappato” sul margine di una profonda gola scavata dal fiume Nera nel travertino. Il nome di Triponzo risale senza dubbio al latino Tripontium, luogo con "tre ponti", presumibilmente uno su ciascuno dei corsi d`acqua. Oggi però, non resta più traccia di alcun ponte romano.
Frazione del Comune di Cerreto di Spoleto, è un castello arroccato sulle balze, alla confluenza del fiume Corno col fiume Nera. Probabilmente sorto attorno ad una cella monastica eremitica come anche Serravalle e Castel San Felice. Da sempre fu conteso da Norcia e Cerreto per la sua posizione strategica alla confluenza tra i due fiumi.
Di straordinaria importanza per gli epigrafisti un’iscrizione romana (CIL IX.4541 = ILLRP 1275a) scolpita nella roccia viva sulla parete esterna della galleria stradale della strada statale 209, a qualche centinaio di metri ad ovest del paese, che accenna alla costruzione della via romana da Spoletium a Nursia per ordine del Senato Romano:
C·POMPONIVS·C·F
L·OCTAVIVS·CN·F
Q
D·S·S
Il significato esteso in latino è:
Caius POMPONIUS Caii Filius
Lucius OCTAVIUS CNaei Filius
Quaestores
De Senatus Sententia
In italiano, è tradotto come: Gaio Pomponio, figlio di Gaio, e Lucio Ottavio, figlio di Gneo, questori, su ordine del Senato (fecero)
Domina la valle l`alta torre quadrata, diruta dai terremoti, sul cassero cordonato all`inizio della scarpata. Del castello medievale sussistono avanzi della cerchia di mura turrite a pianta rettangolare e un alto torrione trecentesco.
Il castello, al suo interno, custodisce la Chiesa di Santa Caterina, ricostruita dopo il sisma del 1703, con portale rinascimentale del 1503 e all’interno alcuni altari e un elegante tabernacolo a muro del XV secolo.
Risalendo il corso del fiume Corno per la vecchia strada (chiusa al traffico) si giunge alle gole di Balza Tagliata dove, tra imponenti pareti calcaree con pinnacoli e canaloni, passano i tracciati della vecchia strada carrabile per Norcia, della ex ferrovia Spoleto - Norcia e un antichissimo tratto di strada completamente scavata nella roccia appena sopra le limpide acque del Corno. Risalendo, invece, il corso del Nera si giunge ai Bagni di Triponzo: un area termale già conosciuta in età romana, alimentata da una vena di acqua sulfurea.