Descrizione
La città sabina di Norcia, Patria di San Benedetto e nota per la sua profonda spiritualità, si trova nella parte più montuosa ed incontaminata dell’Umbria, nell’area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sul margine meridionale del grandioso Piano di Santa Scolastica, splendido esempio di paesaggio agrario italiano.
Al viaggiatore, che giunga in città attraverso il Piano di Santa Scolastica, subito si svelano le testimonianze del suo glorioso passato romano e medievale: le mura di cinta, la caratteristica forma a cuore e la sua suddivisione in 8 guaite, che corrisponde al numero delle porte di accesso alla città. All’interno della cerchia muraria il fulcro della vita urbana è da sempre l’attuale piazza San Benedetto, dove le linee armoniose dei principali edifici civili, il Palazzo Comunale e la rocca detta La Castellina, e religiosi, la Basilica di San Benedetto e la Cattedrale di Santa Maria Argentea, rappresentano un angolo di storia italiana rimasto miracolosamente intatto nei secoli.
La bellezza e l’ordine della città si specchiano nel territorio circostante, dove le forme geometriche dei campi fortificati da siepi e da querce sono punteggiati da un mosaico di insediamenti, un tempo distinti in Castelli, centri fortificati, e Ville, insediamenti aperti, uniti fra loro da antiche strade e sentieri. Oggi queste strade offrono divertenti occasioni per passeggiate di scoperta e di relax in pianura e, salendo in quota, in montagna fino ad arrivare alla Forca di Ancarano o sull’Altopiano di Castelluccio, che per la sua struggente bellezza fu equiparato al Tibet dal grande etnografo Fosco Maraini.
L`Ex Chiesa di San Francesco è uno dei più significativi esempi d`arte gotica della zona, con apprezzabili affreschi interni del XV e XVI secolo, è oggi auditorium.
All`interno dell`Ex Chiesa di San Francesco si conserva oggi la maestosa pala con l`Incoronazione della Vergine eseguita da Jacopo Siculo (1541) per la ex chiesa nursina dell`Annunziata Nuova dei Minori Osservanti.
Presso i locali dell`ex-convento oggi sono collocati la Biblioteca e l`archivio comunale, fra i preziosi documenti sono custoditi anche quelli relativi alla commissione del dipinto stesso. L`archivio ha inoltre restituito alla storia e alla cultura preziosi documenti, l`ultimo, in ordine cronologico, è un frammento dell`antico testo ebraico della Toseftà, databile a circa l`anno Mille e quindi il più antico tra tutti quelli finora rinvenuti. La documentazione racchiusa nell`archivio storico nursino è costituita dalle serie comunali, cui si aggiungono l`archivio notarile formato da oltre 3000 protocolli a pertire dal sec. XIV. Nell`archivio viene conservata anche la documentazione degli uffici del registro, delle imposte e della Pretura ed infine alcuni archivi di Opere Pie (ospedale, asilo infantile, orfanotrofi, Monte di pietà) oltre ai registri di Corporazioni religiose. Relativamente all`archivio comunale, le serie più interessanti sono indubiamente quelle dei Consigli e dei Catasti, dall`esame delle quali è infatti possibile delineare un quadro della vita economica e sociale del paese a partire dalla fine del sec. XIV. Accanto a queste serie si collocano un ricchissimo fondo diplomatico (586 pergamene) oltre naturalmente le serie giudiziarie e contabili, nonché diverse buste di carteggi pre-unitario e post-unitario.