Descrizione
Capo del Colle è probabilmente il più antico dei quattro nuclei attuali che costituiscono la località di Ancarano, è suddiviso in due segmenti: l`uno sottostante gli imponenti ruderi dell`antico castello di Castelfranco; l`altro poco più a valle, caratterizzato dalla presenza di residenze di carattere gentilizio.
Il toponimo Ancarano è di chiara origine prediale, dal latino Anc(h)arius, nome di gens romana attestata epigraficamente in zona e oggi indica quattro plessi (uniti a “sistema”): Pielarocca, Sant`Angelo, Piè del Colle e Capo del Colle, sparsi tra il valico della Forca di Ancarano e Campi, lungo la Valle del Campiano. Tutta la zona è ricchissima di attestazioni romane. Intorno ai sec. XIII-XIV i centri montani di questa zona vennero progressivamente abbandonati e rifiorirono gli insediamenti aperti, posti lungo le strade sotto forma di ville di transito. Capo del Colle è uno di questi, sito ai piedi di Castelfranco.
La piccola Chiesa di Sant’Antonio Abate, addossata alla roccia, è sulla via che sale a Castelfranco. Ha una fronte completamente affrescata, protetta da una tettoia, una porta archiacuta ornata di due protomi leonine e da una croce tra due motivi geometrici, un oculo e due finestrelle in basso. Gli affreschi rappresentano un cristo benedicente tra due angeli, San Giovanni Battista e San Giovacchino, l’Angelo Mistico e San Cristoforo sotto cui si notano tracce di pitture più antiche.
L’interno della Chiesa di Sant`Antonio è un vano unico sorretto da due arconi voltati su pilastri cinquecenteschi. In controfacciata, Sant`Antonio Abate, affresco del 1514 e altri Santi sulla parete vicina. L’altare maggiore divide il presbiterio dalla sagrestia mediante due grate lignee. Dentro la mostra, tela con Sant’Antonio Abate, affiancata da otto episodi della sua vita e tre incantevoli scene nelle quali si riconoscono le categorie più legate al culto del santo: i mulattieri, gli aratori e i pastori.