Descrizione
Si tratta di un edificio sacro con cripta e monastero annesso. Nell`insieme la Chiesa dell`Eremita con la sua cripta costituiscono un organismo architettonico molto raro e, nella zona, unico.
È situata lungo la sponda destra del Fiume Nera e fa parte del sistema interno di collegamento organizzato lungo la via montana che da Paterno giungeva a Sellano. Il nome del luogo rimanda alla presenza di insediamenti eremitici, infatti l`intero complesso si affaccia su un anfiteatro roccioso all’interno del quale sorsero numerose celle eremitiche, grazie anche alla diffusa presenza di grotte.
L`impianto originale dell`edificio è del sec. XI (alterato da costruzioni posteriori, anche relativamente recenti). In questo luogo sorgeva anche, sull`area di una Chiesa precedente (documentata dal sec. IX) il monastero di Santa Maria de Ugonis, fondato dai monaci vallombrosani sin dall`origine dell`ordine (sec. XI), attivo fino alla soppressione sancita da Innocenzo X nel 1654. Le murature superstiti dell`edificio monastico consentono ancora di apprezzarne le dimensioni e l`articolazione.
L`importanza del cenobio è confermata dall`esistenza (fino al suo trafugamento nel 1974) di una Madonna lignea del sec. XIII e di un trittico datato 1451, opera del Maestro di Eggi (fino al 1950 appartenente ad una collezione americana). Il primitivo orientamento verso monte del portale romanico della Chiesa (attualmente riutilizzato nell`ingresso del cimitero) dimostra che l`unico accesso un tempo avveniva solo dall`alto.
L`interno ha una sola navata con transetto, al quale è collegata una piccola cappella poco più tarda. Gran parte della navata (di cui restano solo i muri laterali) è stata inopportunamente invasa dalle cappelle dell`attiguo cimitero. La parte superstite della navata ed il transetto, consolidati negli anni Settanta del `900, conservano affreschi del Maestro di Eggi e dei sec. XV - XVI e XVII, tra cui una Madonna con Bambino.
L`ambiente absidale, a terminazione rettilinea, è coperto da volta a botte e conserva tracce di affreschi del sec. XIV (oggi non più accessibile dal presbiterio). Dalla strada si accede alla rara cripta a croce greca databile al sec. XI.