Descrizione
La Chiesa di Sant’Antonio Abate è situata nel cuore di Monteleone di Spoleto. Il borgo è inserito in uno degli angoli naturalistici e paesaggistici più gradevoli ed incontaminati dell’intero Appennino Centrale, il Parco Naturale del Coscerno-Aspra, caratterizzato da imponenti rilievi montuosi ricoperti da boschi di faggi e di roverelle intervallati da ampi pascoli e piccoli campi oggi, come migliaia di anni fa, destinati alla coltivazione del farro, a cui oggi è stata riconosciuta la D.O.P.
La posizione di confine del paese, collocato alla confluenza di antichissime ed importanti vie di comunicazione provenienti da nord (Norcia), da ovest (Spoleto), da sud (Leonessa) e da est (la Salaria, Valle del Tronto) gli valse l’appellativo di Leone degli Appennini, per il suo manifestarsi al viaggiatore come un castello cinto da mura e torri.
Alla Chiesa di Sant`Antonio si accede attraverso il chiostro della Chiesa di San Francesco. La Chiesa è dedicata a Sant`Antonio Abate e Sant’Antonio da Padova, le immagini dei quali giganteggiano nella parete di fondo.
Le due pareti della piccola abside sono affrescate con figure di molti santi; degna di attenzione è la maestosa effige della Madonna che raccoglie sotto il suo manto il popolo cristiano. Nella stessa parete di sinistra sono visibili immagini di S. Caterina d’Alessandria, S. Martino, S. Giovanni Evangelista, S. Agostino; in quella di destra della Madonna col Bambino, di S. Agnese (sorella di S. Chiara), di S. Ludovico da Tolosa, di S. Pietro, di S. Francesco e il Battesimo di Gesù.
Gli affreschi sono opera di Jacopo da Leonessa e risalgono al XV secolo. Fuori dell’abside a sinistra, una piccola immagine di Sant`Antonio Abate ed una della Madonna col Bambino. A destra un’Annunciazione, di grande dolcezza, senz’altro di mano diversa. vivasex
Dietro le quinte dell’attuale teatrino affiorano altre immagini di Santi e Madonne. Nella platea del teatrino sono state riportate alla luce, nel 1957, due nicchie romaniche con preziosi affreschi risalenti alla fine del 1200 e ai primi del 1300: queste, ornavano le pareti della chiesa prima della costruzione della volta che la divise in due.