Descrizione
Roccatamburo è una frazione del Comune di Poggiodomo, il più piccolo comune della Valnerina.
Roccatamburo sorge su uno sperone che rapidamente degrada su tre lati. La tipologia urbanistica è quella del castello, eretto a dominio della Valle del Tissino, perfettamente allineata con i centri di Usigni, Poggiodomo e Rocchetta, lungo l`itinerario, che provenendo dalla Sabina e da Monteleone di Spoleto, raggiungeva il nodo stradale di Cerreto di Spoleto.
La strada di accesso da monte conduce in lieve discesa verso il centro arroccato, compatto attorno alla Chiesa di San Nicola, parrocchiale, in linea con la tipologia delle rocche (come denunciato anche dal nome dell`abitato). Due sentieri in ripidissimo pendio scendono verso il fondovalle, raggiungendo l`Eremo della Madonna della Stella.
Due celle monastiche sorgevano al tempo dei Longobardi nella Valle del Tissino (che tra il Monte Maggio e il Monte Coscerno da Usigni scende verso il fiume Nera): una in Val di noce, l`altra dove sorse la pieve di Santa Maria Annunziata. Nel sec. XIII, durante l`espansione comunale di Cascia, le abitazioni entro le mura furono abbandonate.
Fu dunque costruito un nuovo castello sul pendio di fronte al Tissino, detto Roccha Tamboris (a voler continuare l`antica curtis longobarda del Castaldato Pontano).
La Chiesa di San Nicola è la parrocchiale e vi fu trasferita la sede dell’antica pieve del Plebatus Tamboris. La Chiesa di San Nicola presenta due altari in marmo e conserva un affresco che rappresenta un Crocifisso tra l’Addolorata, S. Giovanni battista, San Nicola da Bari e S. Pietro. In basso si legge il nome del committente, “D. Bernardino Ripa de Gavelli” e la data 1585.