Descrizione
Poco prima di salire al borgo di Monteleone di Spoleto, un bivio per i paesi di Trivio e Rescia conduce all’antica pieve longobarda di Santa Maria de Equo, ossia “del piano”. L’ingresso della Chiesa è riparato da un ampio ed arioso porticato che consente al visitatore di soffermarsi per qualche minuto e riposare.
La Chiesa è localizzata fuori dal paese di Ruscio, in prossimità del bivio che a nord si dirigeva a Trivio, confluendo nell’antica strada romana che collegava Monteleone di Spoleto con Villa San Silvestro, a sud, attraverso Rescia e la forca omonima, raggiungeva il altipiano di Chiavano all’altezza di Terzone.
La struttura è quella tipica di un edificio romanico ricostruito sui resti di una preesistente struttura altomedievale. La facciata, preceduta da un portico a trasanna (tettoia), più tardo, rivela forme romaniche nella cortina a filari regolari di conci e nel portale a doppia ghiera e lunetta.
La parte presbiteriale, priva di abside, dove sono stati reimpiegati i conci provenienti da edifici romani, è probabilmente ciò che rimane del preesistente edificio altomedievale che si è innestato sull`asse di quello romanico dando luogo ad una navata insolitamente lunga.
All`interno della Chiesa di Santa Maria de Equo, dietro l`altare settecentesco che presenta tele del 1770, si trova ad una quota più bassa della navata un ambiente rettangolare coperto da volta a botte con resti di decorazioni a fresco del sec. XV. Tale ambiente è da considerarsi come la trasformazione quattrocentesca della cripta romanica. Di questa, che prendeva luce da una finestra con forte strombatura (tuttora esistente) è possibile riconoscere ancora l`imposizione della volta.
Sulle pareti resti di affreschi cinquecenteschi come la Vergine, Antonio Abate protettore del bestiame e difensore dal fuoco, Lucia protettrice della vista e Sebastiano difensore dalla peste nera.
La Chiesa di Santa Maria de Equo si presenta oggi alterata sia dal notevole interramento sia dall`abbassamento dei muri perimetrali.