Descrizione
Todiano è una località del comune di Preci, posta su un colle a 892 m. di altezza, il cui toponimo è di origine incerta, probabilmente prediale; l`antica menzione era Tuturani.
Presso il Museo Archeologico di Perugia, nella Collezione Bellucci, è annoverata e conservata una fibula (spilla) a sanguisuga del sec. VIII a.C. proveniente da Todiano; testimonianza della fase locale dell`età del Ferro.
L`antico castello di Todiano è databile nel suo impianto attuale ai sec. XIII-XIV, con un asse stradale di crinale e uno di costa inclinato, connessi da numerose e ripide scalinate che suddividono il tessuto edilizio (ricco di elementi architettonici e motivi decorativi anche di rilievo). Nel Medioevo apparteneva la feudo dell`Abbazia di Sant`Eutizio, ma nel 1250 passò sotto al governo del comune di Norcia. Solo nel 1817, anno in cui Preci fu riconosciuto comune, il centro fu unito ad esso.
L`abitato è grande e molto compatto, segue il pendio del colle e si presenta quindi in salita e ricco di scale che salgono dall`inizio del paese fino alla sommità. Ha subito nel corso dei secoli varie modificazioni dovute soprattutto ai danni causati dai terremoti che si sono susseguiti in questa zona e le abitazioni conservano appunto elementi architettonici i varie epoche.
Del vecchio borgo fortificato rimane l`antica porta a doppio fornice attraverso la quale si varcavano le possenti mura che in alcuni tratti raggiungevano lo spessore di oltre due metri, a fianco di essa un elegante palazzo cinquecentesco, in stato di abbandono, contraddistinto da un loggiato attualmente chiuso, che la sovrasta e la ingloba. Sulla lunetta interna della porta del castello si conserva ancora un affresco del XV sec. di scuola abruzzese, raffigurante una Madonna con Bambino lattante, protettrice del castello. Испытай оргазм находясь на проститутке, можно долго трахать её, а снять лучше индивидуалки Тольятти: проститутки Уфа на этом сайте десятки анкет фей.
Fin dall`antichità il castello di Todiano fu strettamente legato al vicino castello di Abeto per le attività di facchini della dogana e di macellai che gli abitanti dei due centri condividevano in Toscana. L`intero abitato, nel 1703, venne rovinato dal sisma.