Descrizione
Il paese di Monteleone di Spoleto è inserito in uno degli angoli naturalistici e paesaggistici più gradevoli ed incontaminati dell’intero Appennino Centrale, il Parco Naturale del Coscerno-Aspra, caratterizzato da imponenti rilievi montuosi ricoperti da boschi di faggi e di roverelle intervallati da ampi pascoli e piccoli campi oggi, come migliaia di anni fa, destinati alla coltivazione del Farro, a cui oggi è stata riconosciuta la D.O.P.
La posizione di confine del paese, collocato alla confluenza di antichissime ed importanti vie di comunicazione provenienti da nord (Norcia), da ovest (Spoleto), da sud (Leonessa) e da est (la Salaria, Valle del Tronto) gli valse l’appellativo di Leone degli Appennini, per il suo manifestarsi al viaggiatore come un castello cinto da mura e torri.
Delle passate epoche di guerre ed assedi rimangono numerose testimonianze, di cui la più celebre è la Biga del sec.VI a.c., qui ritrovata ai primi del Novecento, e della quale si conserva una splendida copia, opera della bottega del Manzù, mentre l’originale è oggi esposta al MET di New York.
La Chiesa della Madonna di Castelvecchio è tra le più antiche della zona, situata sopra una collina della vallata di Nempe. I ruderi all`intorno giustificano il nome di Castello Vecchio, sede di una Cella monastica benedettina e di un centro abitato. In origine era in stile romanico con una piccola abside circolare. Dietro l`abside erano annesse due stanzette per l`abitazione dell`eremita, l`ultimo vi ha dimorato fino a circa 80 anni fa. L’immagine lignea della Madonna col Bambino, opera pregevole del XIII sec. è stata sistemata nella Chiesa di San Francesco.