Descrizione
La Chiesa di San Giorgio, nella frazione omonima del Comune di Cascia, attuale parrocchiale, deriva probabilmente dalla trasformazione di una delle numerose cappelle che nei secoli IV-VII i fedeli erigevano nella campagne a San Giorgio (martire e trionfatore)
La struttura e l’architettura delle chiesa di San Giorgio, così come quella dedicata a San Giovenale a Logna, si impongono sulle modeste dimensioni degli abitati, inoltre i santi che vi sono rappresentati, il carattere popolare degli affreschi, la presenza dei nomi dei committenti locali, il ricco patrimonio artistico custodito all’interno rendono evidente il significato dell’impresa votiva ed il profondo attaccamento delle piccole comunità per le proprie chiese. Sembra quasi che ogni paese gareggiasse con le comunità limitrofe nell’abbellire ed arricchire la propria chiesa.
La chiesa di San Giorgio nel sec. XIII era soggetta all`abbazia di Sassovivo di Foligno e, all`epoca, si configura come la classica pieve rurale, a navata unica senza abside, coperta con volta a crociera sorretta da paraste a sezione quadrata. Ebbe un grande sviluppo nei secoli XV e XVI, durante la presenza dei monaci celestini (che nella frazione di San Giorgio di Cascia avevano il convento). Forse nel 1730, in occasione di un altro terremoto, fu addossato alla facciata un ampio sperone e fu chiuso il portale di facciata, che era a capanna con un oculo al centro.
Caratteristico il portale laterale, atto per i conventus ante ecclesiam (assemblee popolari) e qualche piccolo mercato. Da questo si accede all`interno della Chiesa attraverso due porte, una per gli uomini e l`altra per le donne. L`interno, ad una sola navata, ha il pavimento in lastroni di pietra e le pareti ornate di oltre 52 quadri affrescati, alcuni delicati, altri alquanto rudi, ma tutti con una propria espressività; fanno parte della fioritura pittorica della prima metà del sec. XVI. Della vasta gamma di immagini che impreziosiscono la Chiesa di San Giorgio, suscitano particolare interesse nella parete destra due trittici (1530); Madonna in Trono con Bambino tra i SS Lucia e Bastiano e Madonna in piedi con Bambino poppante tra i SS Rocco e Sebastiano.