Descrizione
La Chiesa di San Giovenale, nella frazione di Logna, parrocchiale, preceduta da un portico, appare nell`insieme una ricostruzione del XV sec. o degli inizi del XVI, ma la sua origine è certo molto precedente.
Nel 1712 il Vescovo Lascaris vi contò sette altari (Crocifisso, Annunziata, Rosario, S. Giuseppe, Madonna Lauretana, S. Rocco e S. Bernardino).
L`atrio, la lunetta dell`ingresso e l`interno furono quasi interamente affrescati nel XVI sec. da maestranze della Valnerina, dalla seconda generazione degli Sparapane e dalla scuola umbra-folignate. Questa decorazione, riscoperta a partire dal 1911 e pervenutaci quasi interamente, il significato dell`impresa votiva in cui furono impegnati numerosi nuclei della piccola comunità.
Nell`atrio, abbellisce l`anta sinistra una grande Annunciazione eseguita nel 1561 da Vincenzo e Girolamo Sparapane. Vincenzo Sparapane dipinse anche, all`interno della Chiesa, un San Giovenale nel primo pilastro di sinistra (1567) e la stessa mano familiare si riscontra sia nel secondo pilastro di sinistra (Madonna con Bambino incoronata da due Angeli, 1576) sia nel secondo pilastro di destra (SS Lucia e Giacomo, 1532). Sempre nel secondo pilastro di destra, frontalmente, uno dei due quadri votivi rappresenta una Madonna con le braccia incrociate opera di scuola umbra-folignate. Nel primo pilastro di destra invece sono i quadri votivi dei SS Sebastiano e Rocco, opera di pittori della Valnerina, operanti nel vicino San Giorgio (1532). Nel sec. XVII l`interno fu arricchito di altari e tele; nel primo altare a destra Vergine Lauretana entro tabernacolo a mo` di statua, con ai piedi i SS Paolo e Francesco (scuola romana post Caravaggio, 1605).
Sull`altare maggiore campeggia il grande tabernacolo ligneo a tempietto sorretto da sfingi (il Fabbi nel 1975 parla di draghi alati), affine a quello della Colleggiata di Santa Maria a Cascia, opera di Francesco Piergentili (entro il tabernacolo è riposto il ciborio esagono con angoli scolpiti a cornici e listelli). Degni di nota sono il bel paliotto liberty in terracotta e una Madonna col Bambino, statua lignea policroma (la data 15 [...] si riferisce probabilmente ad un restauro).
Il battistero, dei primi del Cinquecento, è una vasca rinascimentale con coperchio a cupola in pietra. Ricca è anche la suppellettile della sagrestia, fra cui il Reliquiario di San Giovenale (sec. XV) in rame dorato di oreficeria sulmonese (base circolare, piede a sostegno di una prima lanterna esagonale sulla quale si aprono sei finestre, cupola composta da un secondo lanternino esagonale e terminazione a guglia piramidale esagona con piccola croce) e una croce astile in lamiera di ottone baccellata con formelle in bassorilievo (oreficeria abruzzese del sec. XVII).