Descrizione
La distesa verde splendente che si stende ai piedi delle mura della città di Norcia è conosciuta con il nome di Marcite.
Quello che all’apparenza sembra un semplice prato, all’occhio più attento svela la sua natura artificiale di capolavoro dell’ingegno umano. Le Marcite, infatti, sono prati perennemente irrigati da un velo d’acqua, grazie ad un sistema idraulico di chiuse e di canali, che rendono possibile la crescita della cotica erbosa anche in inverno, assicurando fino a 10 tagli d’erba all’anno.
Le marcite si trovano nel settore occidentale del Piano di Santa Scolastica, nell’area di minima quota (570 – 590 m circa) e occupano la zona dove riemergono le acque sotterranee del Torbidone, della Madonna di Capregna e del Salicone che si raccolgono poi nel fiume Sordo.
Le Marcite sono divise in piccoli appezzamenti chiamati cortinelle, separate da canali artificiali di convoglio dell’acqua, che vengono sbarrati con delle paratoie di legno, storcitoi, in modo che l’acqua straripi e irrighi la superficie del prato attraverso dei piccoli fossi colatori che rendono lo scorrimento dell’acqua omogeneo evitando così il ristagno.
L’origine di questi prati è fatta risalire da alcuni studiosi al VI secolo d.C., con lo sviluppo delle pratiche agricole esercitate nel luogo dall’ordine religioso di San Benedetto. Alcuni studi più recenti identificano la nascita di questo sistema irriguo tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, su imitazione delle Marcite lombarde, introdotte sempre da ordini monastici.
La temperatura dell`acqua alle sorgenti oscilla tra i 6° e i 12° ed è proprio questa caratteristica, unita anche a quella di avere, grazie all’intervento dell`uomo, un flusso costante e omogeneo, che rende i prati verdi tutto l’anno.