Descrizione
Roccatamburo è una frazione del Comune di Poggiodomo, il più piccolo comune della Valnerina. Costruita su un ripido sprone roccioso che affaccia da tre lati sulla profonda valle del Tissino, presenta un centro compatto e raccolto intorno alla Chiesa parrocchiale di San Nicola.
La tipologia urbanistica è quella del castello, eretto a dominio della Valle del Tissino, perfettamente allineata con i centri di Usigni, Poggiodomo e Rocchetta, lungo l`itinerario, che provenendo dalla Sabina e da Monteleone di Spoleto, raggiungeva il nodo stradale di Cerreto di Spoleto.
La strada di accesso da monte conduce in lieve discesa verso il centro arroccato, compatto attorno alla Chiesa di San Nicola, in linea con la tipologia delle rocche (come denunciato anche dal nome dell`abitato). Questo edificio, come molti altri nel borgo, è stato più volte rimaneggiato e spogliato delle sue opere. Oggi all’interno resta un affresco che ritrae il Crocifisso tra l’Addolorata, San Giovanni Battista, San Nicola da Bari e San Pietro del 1585. La cappella cimiteriale dedicata a Santa Maria anch’essa priva di molte opere conserva, nell’abside, degli affreschi attribuiti a Pierino Cesarei raffiguranti l’Assunzione, gli Apostoli e l’Annunciazione.
Due sentieri in ripidissimo pendio scendono verso il fondovalle, raggiungendo l`Eremo della Madonna della Stella.
Due celle monastiche sorgevano al tempo dei Longobardi nella Valle del Tissino (che tra il Monte Maggio e il Monte Coscerno da Usigni scende verso il fiume Nera): una in Val di Noce, l`altra dove sorse la pieve di Santa Maria Annunziata. Nel sec. XIII, durante l`espansione comunale di Cascia, le abitazioni entro le mura furono abbandonate.
Fu dunque costruito un nuovo castello sul pendio di fronte al Tissino, detto Roccha Tamboris (a voler continuare l`antica curtis longobarda del Castaldato Pontano).
Il Vescovo Lascaris nel 1712 lo descrive come circondato da mura e da torri, molto popolato, con tre Chiese nel suo territorio. Oggi una porta ogivale, alta circa m. 5, che doveva essere un ingresso al castello, risulta tamponata e pressoché dimezzata da una nuova costruzione.