Descrizione
Agriano è un piccolo abitato è posto all`estremità di un altopiano (un tempo noto per la produzione dello zafferano) a cui ha dato il nome, lungo la mulattiera Norcia - Cascia. Il toponimo è di origine prediale, dal latino Agrius, divenuto in seguito (1057) Griianum.
L`altopiano di Agriano (comprendente i centri di Avendita e Aliena) è stato interessato da un`antichissima colonizzazione (al pari di quelli, territorialmente limitrofi, di Ospedaletto, di Fogliano e Colforcella, di Ocricchio e di San Giorgio); questi centri, in gruppi o isolatamente, hanno vissuto per secoli del dissodamento e della massa a coltura di ampi lembi di querceti che avevano provveduto a stendere sul terreno un mantello di preziosa e fertile terra.
In epoca preistorica fu abitato dai Sabini; all`epoca della Repubblica appartenne al Municipum Nursiae, quale piccola colonia o vicus (ne è testimonianza un frammento di sarcofago o di coronamento di cippo funerario-murato sul fianco sinistro del cancello di casa Ruggeri, di fronte la Chiesa di San Vito, una sorta di frontoncino triangolare con scolpite due colombe e le lettere frammentarie ANTE DIES).
L`abitato di Agriano continuò a svilupparsi durante il dominio longobardo nell`alto Medioevo attorno alla pieve di San Vito (prima delle lotte espansionistiche dei comuni di Norcia e Cascia). Fu inizialmente dominio dell`abbazia di Farfa (donata nel 1118), per poi passare a quella di Sant`Eutizio (1253). I benedettini, sviluppando l`agricoltura dell`altopiano, accrebbero le abitazioni di Agriano, Avendita ed Aliena per gli agricoltori.
All`epoca della sua maggior espansione territoriale, il comune di Norcia sul colle detto “la torre” fece costruire un piccolo castello di difesa per la villa di Agriano contro le mire ambizionistiche dei casciani. Ruderi di un`altra torre esagonale nascosta tra la boscaglia si trovano a poca distanza dal paese, ma verso Norcia. Nel 1489 il suo territorio insieme a quello di Aliena venne definitivamente attribuito a Norcia.
La villa di Agriano si presenta divisa in tre nuclei distinti, dei quali quello più antico presenta tracce di impianto urbanistico medievale, con un tessuto particolarmente compatto; quello centrale è il più compromesso; quello orientale presenza diverse residenze signorili del `700.
Dall`abitato si distingue la signorile Casa Lalli (1645), costruita dalla famiglia cui apparteneva il poeta Giovan Battista e che aveva qui i suoi possedimenti.