Descrizione
Borgo Cerreto, antico castello sviluppatosi nel periodo altomedievale, si situa su un crocevia molto importante fin dall’epoca romana: qui correva infatti il confine tra le antiche regioni della Sabina e dell’Umbria. A Borgo Cerreto confluivano la strada di fondovalle del Nera, quella che da Colfiorito, attraverso il valico di Plestia, passava per Sellano e la Valle del Vigi e quella che, attraverso percorsi montani, arrivava a Cascia passando per Ponte e Rocchetta.
Borgo Cerreto, da sempre dipendente dal Castello di Cerreto di Spoleto, ne ha costituito un avamposto fortificato nei confronti del rivale Castello di Ponte. Il borgo si sviluppa lungo la via che sale a Cerreto di Spoleto conservando, del vecchio abitato, begli scorci con muri in pietra a faccia vista e portali in conci di pietra.
Il sistema difensivo di Borgo Cerreto si completava sui lati nord ed est con una cinta muraria ove si apriva una porta su Cerreto difesa da una torre, oggi un alto campanile con l’orologio, facente parte della Chiesa di San Paterniano. Presso gli attuali ponti si riconoscono alcune strutture murarie a torre che dovevano vigilare su due ponti levatoi.
I francescani, attivi in Valnerina già dal Duecento, eressero sulla sponda sinistra del fiume Nera la Chiesa di San Lorenzo. La Chiesa presenta una tipica facciata a capanna con un portale ogivale a colonnine ornato dall’Agnus Dei. L’interno, ad un’unica navata con tetto a capriate, presenta dipinti ed affreschi di grande bellezza, come ad esempio l’Annunciazione di Camillo Angelucci.
All’interno di Borgo Cerreto, la Chiesa di Gesù e Maria, edificata nel Seicento in stile tardo rinascimentale, fu voluta dal chirurgo Vincenzo Baronio, il quale realizzò vicino alla Chiesa anche un piccolo ospedale dove operava i suoi pazienti.
Salendo da Borgo Cerreto in direzione Sellano, lungo la valle attraversata dal fiume Vigi, con una deviazione che immette nel “contado” di Cerreto di Spoleto, si raggiunge il Santuario della Madonna di Costantinopoli del XVI-XVII secolo, con annesso l’ex convento francescano, ora di proprietà privata.