Descrizione
Colforcella, sorge in posizione panoramica di fronte a Cascia su una forca tra la Valle del Corno e il fosso di “coste Catena”. Fu luogo strategicamente importante, interessato dalla presenza di un antico insediamento preromano sorto per il controllo dell`itinerario montano lungo cui si sviluppò.
A testimonianza di ciò sono tuttora rintracciabili i resti del recinto fortificato di guardia (la lettura planimetrica del quale non è ben chiara a causa della continuità d`uso della zona) ed inoltre, nelle vicinanze della chiesa della Madonna di Pacchiano, probabilmente costruita su un antico edificio romano localizzato presso un incrocio stradale dell’epoca, la presenza di una necropoli e di molti reperti fittili.
L`abitato di Colforcella in epoca romana sorse appresso al vicus romano di Pacchiano; vocabolo ricco di attestazioni del periodo relative sia al rinvenimento di iscrizioni (oggi non più reperibili) sia alla sua necropoli posta intorno alla Chiesa della Madonna (di cui non rimangono tracce visibili) e l`edificio preesistente la Chiesa stessa.
Anche la toponomastica rimanda all`epoca romana; il nome Colforcella deriverebbe secondo alcuni dal termine fucilla, “forca”, attribuito alla forma disegnata dalla Valle del Fiume Corno e dalla Costa Catena; secondo altri sarebbe invece accostabile all`etimo latino Collis Furcellae, per la particolare ubicazione del villaggio proprio al margine superiore di Costa Catena. Inoltre, sulla sommità dell`abitato, esiste un terrazzo roccioso denominato “lu schioppu”, dal quale è possibile orientarsi su tutto il territorio: il toponimo, anche in questo caso, deriva dal termine latino scopolum, scoglio. find here
L`abitato in epoca altomedievale divenne cella monastica intorno all`oratorio della medesima Santa Maria di Pacchiano. Nel sec. XIII viene citato come nascente castello casciano.
All’interno del paese è possibile ammirare oggi la Chiesa di Santa Maria Assunta. La chiesa presenta una struttura gotica con portale in pietra lavorata del 1557. L’interno, diviso in tre navate, conserva una Madonna di Loreto, affresco del XV secolo, un tabernacolo in legno del 1562, una tela della fine del Quattrocento raffigurante l’Assunta ed una statua lignea di Santa Lucia della fine del XV secolo.