Cerreto di Spoleto - La Via della Cura
Tipologia: Passeggiate e sentieri
Lunghezza: 9,1 Km
Difficoltà: Media
Durata: Da 2 a 4 ore
Interessi: Storico - Naturalistico
Le vie della conoscenza
L’insediamento di Cerreto di Spoleto, costituito dal castello e dal suo borgo, è sorto alla confluenza del fiume Nera con il Vigi ed il Tissino, dove s’incrociano le principali vie di comunicazione che attraversavano, e attraversano tuttora, il territorio della Valnerina.
Per questa sua posizione Cerreto di Spoleto rappresenta il più importante snodo di percorsi che ricalcano itinerari storici, ancora in parte percorribili nei tracciati delle antiche sedi carrabili e delle mulattiere, che consentono non solo di apprezzare la straordinaria qualità dei luoghi nel loro mirabile intreccio tra natura e cultura, ma costituiscono anche preziosi strumenti di conoscenza della genesi e dell’evoluzione dell’intero sistema insediativi.
Per favorire la comprensione del ricco sedimento storico che si è nel tempo addensato lungo gli itinerari che hanno generato ed replica panerai alimentato ville e castelli sono stati individuati quattro percorsi tematici che forniscono le chiavi di lettura del territorio mettendo in evidenza il patrimonio storico ed i caratteri culturali.
Tutti i percorsi prendono avvio dalla località di Borgo Cerreto e fanno perno sul complesso francescano di San Lorenzo, di cui è prevista la trasformazione in struttura residenziale, che costituisce il terminale della prima tratta del tracciato dell’ex ferrovia Spoleto-Norcia, di cui è in corso il recupero nell’ambito del Programma PRUSST.
La “via della cura” (colore rosso)
Offre proprio un vero compendio del rapporto fra uomo e salute in tutte le sue forme con episodi significativi della storia della medicina e della chirurgia, che si snodano in tutto il percorso che da Cerreto di Spoleto raggiunge Preci attraverso la cura con l’acqua, attestata dal reperto lapideo che documenta l’esistenza di “Balnea Cerretana” conservata nella Chiesa di San Lorenzo, la protochirurgia con le testimonianze delle attività del medico folignate Baronio Vincenzi specializzatosi nel XVII secolo nella trapanazione del cranio, che operava presso la chiesa di Gesù e Maria a Borgo Cerreto, la cura con le erbe, illustrata nell’Orto del Ciarlatano, nell’ex Monastero di San Giacomo a Cerreto di Spoleto, sede del CEDRAV, dove è prevista la coltivazione delle varie essenze vegetali utilizzate dai “cerretani” per la preparazione di pozioni e medicamenti, la cura con le parole con l’allestimento dell’antenna dedicata al “ciarlatano”, prevista dall’Ecomuseo della Valnerina nel complesso di San Nicola a Cerreto di Spoleto, la cura con il moto con il percorso di salute e gli impianti sportivi di Forcatura a Cerreto di Spoleto e con il percorso di salute nei Bagni di Triponzo, la cura con l’acqua con le terme di acque sulfuree di Triponzo. Il percorso prosegue poi nel territorio di Preci con la cura con l’acqua nel lebbrosario di San Lazzaro a Valloncello, la cura con la fede testimoniata dall’ex voto nella Chiesa della Madonna della Peschiera a Borgo Preci, nella chiesa di San Salvatore di Campi di Norcia e nella Chiesa della Madonna Bianca di Ancarano di Norcia, la cura con i ferri esercitata dai chirurgi preciani fra i secoli XV e XVII, specializzati nell’estrazione dei calcoli vescicali e nelle operazioni alle cataratte, ed illustra con una mostra storico- documentaria a Santa Caterina di Preci in attesa di un allestimento permanente, la cura con la pietra praticata ancora nell’Abbazia di Sant’Eutizio, conosciuta come la sede della scuola chirurgica preciana ed utilizzata anche come santuario terapeutico.